italia VS rep. ceca


Prove tecniche di trasmissione.
Ho un'antenna che punta dritto in mezzo ai miei occhi.
Un cuscinetto sotto il braccio destro e un sacchetto pieno di ghiaccio appoggiato sopra.
A parte che mai avrei pensato di creare un post su una partita di calcio.
Ma i mondiali sono così. Creano situazioni surreali. Come questa.
Parte l'inno nazionale, e tra fogli, stampe, dossier e calcolatrici vengono distribuiti mini cornetti algida. Staccati telefoni. Qualcuno comunica irrequietezza, ed ecco che si cerca di legare un fermaglio di metallo all'antenna per migliorare la ricezione.
Scende il silenzio, anche il sole sta calando, si nasconde dietro qualche nuvola.
Bisbigli dietro le scrivanie, sospiri leggeri. Le ventole sul soffitto smuovono un po' quest'aria calda e pesante.
Un unghia picchietta sulla scrivania. Una sedia scricchiola un po' nella penombra.
Solo il capo continua a smuovere tutte le sue carte sulla scrivania senza scomporsi. Mentre intorno, c'è chi addiritturasi alza in piedi.
Tutto il resto si è fermato.
Ecco cos'è che mi piace dei mondiali.
Oltre ad un goal, in effetti...Per vedere quegli attimi seguenti in cui i calciatori si buttano l'uno sopra l'altro per esultare...già...Allora sì che ne vale davvero la pena...

23 go in to end

c'è il lago. ed una voce familiare. c'è il silenzio e un po' di vento e un leggerissimo rumore d'acqua. c'è un po' di passato e molti passi bui in questo. ci sono assi in legno e tante piccole luci. un ragazzo da la mano ad una ragazza. una curva luminosa costeggia la riva e non si sa dove finisce. c'è un posto dove vorrei viverci e lavorarci. tavoli in legno e musica carina. e gente tranquilla che si conosce. c'è una strana familiarità. sai che c'è, e ti sforzi di ricordarla di più. perchè senti che ti piace. e che a pensarci non vorresti essere da nessun'altra parte. c'è che forse mettono un po' fretta. ma di tempo ce n'è ancora. lì, sotto gli alberi, dove c'è una panchina scomoda che guarda il lago. e dove guardare i giochi di luce. ci sono gli aneddoti che non conosci. e quelli che conosci molto bene. e giochi d'acqua dai rumori strani. c'è questa voglia di fare qualcosa, ma non sai bene cosa. a parte fermare tutto così. com'è in quell'istante fuori tempo. ci sono le parole veloci, e i minuti passati. c'è quest'aria che ti piace ma non sai come chiamare. è come quando si alza il vento. che non sai come spiegarlo, ma vorresti tentare di farlo ancora e ancora. per farti capire.
e poi si chiudono gli occhi. e un altro sogno ricomincia.


a chi: questo blog va aggiornato
e a chi pensavo ci avesse scritto...ma era solo un sogno.

candele, vino, frusciante e pizza....