h. 11.50 - ortopedia

"Sospetta epicondilite al braccio destro...Facciamo comunque un'ecografia signorina..."

Epicondilite, anche detta "gomito del tennista", è una tendinopatia inserzionale che interessa l'inserzione sull'osso del gomito (in realtà su una porzione di questo detta epicondilo), dei muscoli epicondilei, che sono quelli che permettono l'estensione, (cioè il piegamento all'indietro), delle dita e del polso.Come tutte le tendinopatie inserzionali le cause sono rappresentate da movimenti eccessivamente ripetuti o attuati con troppa intensità, che causano una progressiva infiammazione della giunzione osteo-tendinea.


Si pensa che l'epicondilite sia dovuta ad una serie di microtraumatismi ripetuti che indeboliscono e/o rompono alcune fibre del tendine estensore radiale breve del carpo: il dolore è il risultato di un tentativo da parte dell'organismo di voler "riparare queste lesioni". Il "gomito del tennista" non si manifesta solo in seguito alla pratica del tennis. Altri sport possono provocare un'epicondilite: sport che implicano lanci ripetuti (baseball, atletica...) o ancora scherma e nuoto. L'epicondilite si osserva facilmente anche in comuni attività lavorative come nel prolungato lavoro al computer con mouse e tastiera, nel carpentiere, nei lavori ripetitivi in catena di montaggio o ancora nei politici che stringono continuamente la mano.

o ancora nei politici che stringono continuamente la mano??eh??ohcheccazz...adesso sì che sono preoccupata...

volver o irse?

tornare o andarmene via...?
pensiero delle 8.30, l'ufficio deserto ma terribilmente caldo. poche ore di sonno (anche se c'è chi ne dorme meno) e l'avvento del mostro che si presenta con qualche giorno di anticipo...
che faccio, me ne vado?
ma l'ufficio è vuoto, e canto pure un po', con un filo di voce. canzoni di donne.
assonnata, rintronata, addolorata, spaesata e anche un pochino nauseata.

10 minuti più tardi mi rendo conto che sono tornata e sono rimasta. che è un nuovo lunedì caldo e, nonostante le speranze, senza pioggia.
tornare a
volver.
alle storie di quelle donne che mi sembravano uscite da un racconto dell'Allende.
alle storie che ho sentito fra le donne delle mia famiglia.
La mia bis nonna, mia nonna, mia zia, mia madre...
ed inevitabilmente mi rendo di nuovo conto che quel modo semplice e brutale di affrontare la vita s'è perso via via tra le mie generazioni.
Le emozioni, i sentimenti, l'altruismo, la solidarietà, le comprensioni tra donne vicine, amiche o sorelle o madri o figlie. non lo conosco, non lo sento.
e senza dover arrivare ad occultare un cadavere di troppo.
forse cinematograficamente parlando mi aspetto troppo dalla realtà.
ma penso sempre di voler essere vissuta lì (e non è solo per il vento) e che forse tutto sarebbe diverso, e un po' più impolverato, e con qualche fantasma di troppo, perché no? pronto ad apparire nel momento giusto, nel momento in cui ne hai bisogno.
perché è lo stesso momento in cui ne ha bisogno lui.
8 ore più tardi non mi sembra vero di essere a casa. anche se la casa non è quella che vorrei, e di fantasmi non ce ne sono (o ce li teniamo ben stretti dentro, che nessuno possa vederli o scoprirli).
e adesso il vento sì che è forte.
ma non vorrei cadere nel romanticismo...mi basta il pessimismo.
da vera donna d'ultima generazione.

giovedì, ore 9

Inizio giornata...
Buona giornata...

aspira...e soffia

Vento di scirocco (mi dicono) forse per questo sono così irrequieta stasera?
O è solo accumulo di stress giornaliero...?
Una due tre quattro persone, tutte a dire voglio andare in vacanza (eggià)
mentre io riprendo questo blog sotto le dita, tra conversazioni stanche e estive, e anche il mio ultimo post lascia un po' a desiderare.
Giorni dopo, non cambia molto, tatuata e senza più un briciolo di giudizio (almeno spero) aspetto, i buoni propositi e i frutti della primavera.
Così piccoli ragazzini crescono e si innamorano, ed io apro il mio pacchetto morbido di winston nel modo più cinematografico che conosca, sospiro e mi accendo una sigaretta. Lentamente.
E faccio patetici tentativi antisolitudine, strappando promesse che domani ci dimenticheremo tutti, in fondo.
Aspira....e soffia....
Moolto cinematografico.
Ma chissà perché, a lamentarci come Harry e Sally ci viene meglio...